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LEGITTIMO IMPEDIMENTO: DA CONSULTA BOCCIATURA PARZIALE LEGGE

(ASCA) – Roma, 13 gen – La Corte Costituzionale ha bocciato in parte la legge sul legittimo impedimento. Lo ha deciso la camera di consiglio della Consulta dopo cinque ore di riunione. La Corte non ha dichiarato incostituzionale l’intera legge sullo ‘scudo’ ma è intervenuta su alcuni suoi punti. Innanzitutto, spiega una nota della Consulta, il provvedimento è illegittimo per violazione degli artt. 3 (irragionevole sproporzione tra diritto di difesa ed esigenza della giurisdizione) e 138 (necessità di una legge costituzionale) della Costituzione all’art. 1, comma 4, relativo all’ipotesi di impedimento continuativo e attestato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Ancora, è illegittimo per violazione degli artt. 3 e 138 della Cost. all’art. 1, comma 3, nella parte in cui non prevede che il giudice valuti in concreto, a norma dell’art. 420-ter, comma 1, del codice di procedura penale, l’impedimento addotto. Per la Corte non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale relative all’art. 1, comma 1, in quanto tale disposizione venga interpretata in conformità con l’art. 420-ter, comma 1, del codice di procedura penale. Infine, sono inammissibili le ulteriori questioni di legittimità costituzionale, relative alle disposizioni di cui all’art. 1, commi 2, 5 e 6, e all’art. 2.