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CARITAS ITALIANA: DALL’IRAQ AD HAITI, I TEMI DI PRESIDENZA E CONSIGLIO NAZIONALE

I cristiani perseguitati in Iraq e Medio Oriente. L’emergenza colera ad Haiti, gli interventi in Abruzzo e in Pakistan. La difficoltà delle famiglie italiane e la disoccupazione a causa della crisi. L’immigrazione e l’Europa. Il Sud e il federalismo. Sono alcuni dei temi affrontati durante la presidenza e il consiglio nazionale di Caritas italiana, che si sono riuniti ieri e oggi a Roma, sotto la guida del presidente, mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi. E’ stato dato anche il benvenuto al nuovo membro di presidenza, mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto. Mons. Negro ha sostituito mons. Mario Paciello, al quale è stata inviata una lettera di ringraziamento per il servizio svolto. Il Consiglio nazionale di Caritas italiana si dice “unito alla preghiera del Santo Padre per i cristiani perseguitati, soprattutto in Iraq” dove Caritas italiana è presente da anni a sostegno di Caritas Iraq e accanto alla popolazione, con particolare attenzione alle famiglie cristiane sfollate. “La Chiesa italiana ci ha offerto i nuovi Orientamenti pastorali – ha ricordato poi mons. Merisi -. Tutti siamo chiamati a contribuire al percorso educativo di ogni comunità, con l’attenzione come Caritas di collegarlo al servizio di concretezza, di volontariato e gratuità”. Sono stati inoltre richiamati alcuni temi affrontati dall’Assemblea generale di Assisi: il tema dell’Europa, con attenzione al cammino dell’Unione europea e della Chiesa in riferimento alle radici cristiane del continente. Nel dibattito sono usciti i temi dell’integrazione, della solidarietà, e dell’immigrazione. Nell’incontro – si legge in una nota di Caritas italiana – si è parlato anche “della situazione italiana con la drammatica questione dell’occupazione, ma anche con la difficoltà delle famiglie a causa della crisi”. E sono stati resi noti i primi parziali risultati del censimento quasi terminato dei servizi ecclesiali sanitari e socio assistenziali: sono circa 13.000 quelli finora censiti, 2.000 in più rispetto alla precedente rilevazione che però non includeva i servizi sanitari. C’è stato poi un cenno alla recente Settimana sociale dei cattolici italiani, con il tema del Sud e il riferimento al federalismo che – ha ribadito Mons.Merisi – “ha sempre bisogno della cifra della solidarietà accanto a quella della sussidiarietà, altrimenti si rischia che i territori non siano messi in condizione di dare il loro apporto costruttivo”. Mons. Merisi ha anche richiamato ad una rinnovata sinergia per rilanciare, a livello diocesano, l’iniziativa del Prestito della Speranza a sostegno delle famiglie.Mons. Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo, ha ricordato, invece, il suo incontro in Vaticano – durante il Sinodo – con 182 vescovi dell’area del Medio Oriente, la situazione nei territori palestinesi e dei cristiani in alcune aree dove non hanno diritto di culto. “Tuttavia – ha sottolineato mons. Fontana – la solidarietà che viene dalle nostre chiese è grandissima e molto efficace”. L’appello unanime dei vescovi è stato di tenere vivo il problema nell’opinione pubblica. Si è fatto inoltre il punto sull’intervento in Abruzzo, dove sono già stati spesi 20 milioni di euro, sull’emergenza Haiti con il nuovo allarme colera – dove Caritas Italiana ha finora impegnato più di 8 milioni di euro – e sul Pakistan, dove sono stati avviati progetti per circa un milione di euro. La prospettiva è di lavorare sulla ricostruzione e sulla ripresa dell’attività agricola. Nel 2011 Caritas italiana compirà 40 anni e per fare il punto su questi quattro decenni di impegno durante il 35° Convegno nazionale delle Caritas diocesane che si svolgerà in autunno, sul tema: “La Chiesa che serve ed educa alla carità”.Sir