La Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia valuta “con grande preoccupazione e disappunto” la proposta contenuta nel maxiemendamento al disegno di legge di stabilità, che sostituisce la vecchia finanziaria e che è stata approvata dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Di fatto la proposta riduce a soli 100 milioni di euro il gettito del 5 per mille che, per lo scorso anno, era di 400 milioni, operando così un taglio di circa il 75%. “Dopo i tagli ingiustificati che ogni anno i governi hanno attuato alle risorse destinate al servizio civile – si legge in un appello firmato da Gabriele Brunini, presidente della Confederazione -, si colpisce ancora una volta la grande risorsa del volontariato italiano, riducendo in maniera significativa quel sostegno che arrivava da una libera scelta dei cittadini italiani, con la destinazione del 5 per mille. Nonostante le parole di considerazione verso il volontariato, più volte manifestate dal Presidente del Consiglio e dai vari Ministri, non ultimo per il grande apporto offerto in ogni intervento di protezione civile ed in ogni emergenza, grande o piccola, che abbia colpito il nostro Paese, negli atti concreti non si tiene conto del contributo che il volontariato, nelle sue diverse ispirazioni, offre alla società italiana ed alle situazioni di bisogno delle comunità e delle popolazioni”.“In un momento di grave crisi economica come l’attuale – prosegue Brunini – le organizzazioni del volontariato devono essere considerate, dal governo e dalle istituzioni, preziose opportunità, che concorrono al mantenimento di livelli accettabili di stato sociale’ e di qualità della vita, a cui i cittadini hanno diritto. L’Italia, rispetto anche a tanti altri paesi europei, ha la fortuna di poter contare su grandi realtà associative che, storicamente, concorrono al bene comune ed al sostegno dei più bisognosi; la Confederazione delle Misericordie d’Italia, la cui tradizione di carità ispirata al Vangelo delle Opere si manifesta da oltre sette secoli, con le ottocento sedi presenti in tutte le regioni italiane, è una di queste realtà”.“Per questi motivi le Misericordie d’Italia – afferma il presidente – rivolgono un appello al Presidente del Consiglio, ai Ministri competenti e a tutti i parlamentari affinché non si colpisca e non si mortifichi ulteriormente la capacità operativa delle organizzazioni di volontariato, che sono occasioni di partecipazione attiva dei cittadini al bene comune ed alla responsabilità sociale, secondo i principi di sussidiarietà, riconosciuti dalla carta costituzionale e tante volte richiamati dalle forze politiche di maggioranza e di opposizione. Il taglio alle risorse del 5 per mille, di cui era stata promessa la stabilizzazione definitiva, e la scarsità di risorse attribuite al servizio civile, che impedisce a tanti giovani italiani di impegnarsi in significative attività assistenziali e di soccorso a favore del prossimo, vanno assolutamente rivisti nell’immediato e prima dell’approvazione del disegno di legge di stabilità in discussione nei prossimi giorni. Sia pure in un momento di grave incertezza politica il volontariato organizzato deve alzare la propria voce, stanco che alle parole di apprezzamento, da tutti espresse, non corrispondano atti concreti di valorizzazione e di sostegno”.