(Reggio Calabria) Cittadinanza e protagonismo. Sono due parole-chiave nella riflessione dei delegati alla 46ª Settimana Sociale impegnati nel gruppo dedicato all’immigrazione. Il tema della cittadinanza spiega Andrea Olivero, presidente delle Acli, che ha guidato l’assemblea tematica su Includere le nuove presenze’ è fortemente condiviso, come l’attenzione ai figli degli stranieri nati in Italia. Si accompagna alla riflessione su come organizzare quella seconda fase’ del fenomeno immigratorio ricordata anche dal messaggio del Papa, nel segno della legalità. Per Olivero, la discussione dei delegati ha messo in luce la necessità di realizzare un incontro vero tra culture e per questo l’importanza che gli stessi stranieri si sentano protagonisti, abbiano spazi per esserlo, anche all’interno della comunità ecclesiale. Allo scopo sono decisive le politiche formative da mettere in atto, così come deve trovare spazio un lavoro sulle tradizioni, di chi arriva e di chi accoglie. Linguaggio e comunicazione sono due ambiti chiave per affrontare la questione dell’accoglienza e della cittadinanza. E in particolare ha detto ancora Olivero, riassumendo la discussione nel gruppo dedicato all’immigrazione vale la pena di far conoscere e di mettere in evidenza le buone pratiche già esistenti, le buone e sperimentate modalità di integrazione. Tra i temi sollevati dai delegati non è mancato l’accenno al problema della criminalità che disturba i processi di inclusione, così come sono stati sollevati diversi temi tra cui la prostituzione e la tratta. Forte ha aggiunto Olivero è stata ribadita la necessità del contrasto alla mafia. Tornando alla questione della cittadinanza, si tratta ha concluso Olivero di un problema che interroga profondamente anche noi. Cosa vuol dire essere italiani? Ecco, rispondere a questa domanda ci costringe a riflettere. (Sir)