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NOBEL PACE A DISSIDENTE CRISTIANO: FAZZINI (MONDO E MISSIONE), CADE MURAGLIA OMERTÀ SU VICENDE CINESI

“L’assegnazione del Nobel per la pace all’attivista cinese Liu Xiaobo è una bellissima notizia”. È quanto afferma Gerolamo Fazzini, direttore editoriale della rivista Mondo e Missione, mensile del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere). “In primo luogo – dice Fazzini – perché viene riconosciuta la statura morale di una figura che ha pagato di persona – con l’ostracismo più bieco e il carcere – un prezzo altissimo per i suoi ideali di democrazia, giustizia sociale e libertà. In secondo luogo perché, premiando Liu, è finalmente caduta la ‘grande muraglia’ d’omertà che l’Occidente ha mantenuto in questi anni nei confronti di una situazione gravissima quale quella dei diritti umani in Cina”. Liu Xiaobo, prosegue Fazzini, “non è un uomo isolato, ma la punta di diamante di un movimento di attivisti, intellettuali, ex funzionari di partito che stanno cercando di cambiare la Cina dal basso. Ma che, proprio per questo, sono osteggiati da Pechino”. Fazzini inoltre ricorda l’afflato religioso che anima Liu: “Salutiamo con grande favore la scelta di Stoccolma per il Liu Xiaobo perché egli – insieme con altri noti dissidenti, quali Gao Zhisheng, Han Dongfang e Hu Jia – fa parte di un gruppo di persone che sono approdate al cristianesimo e che hanno scoperto la fede cristiana come la base del valore assoluto della persona e del loro impegno in difesa dei diritti umani”.Sir