La costruzione di una scuola nel Burkina Faso da parte della Comunità Progetto Famiglia; l’adozione di educatori nel progetto della Cooperativa Il Piccolo Principe dei Frati cappuccini della Custodia di Romania; l’istituzione di borse di studio per giovani laureati su tematiche legate all’educazione. Sono tre opere di solidarietà che si potranno sostenere con l’acquisto di due semplici quaderni, domenica 3 ottobre, in 109 piazze d’Italia nell’ambito della manifestazione Cento piazze per la sfida educativa, promossa dall’ Associazione italiana maestri cattolici (Aimc) in occasione dei suoi 65 anni. Un quaderno per amico, è una delle iniziative previste per l’evento illustrato stamattina a Roma. E’ un modo per testimoniare l’attenzione alla scuola tutta anche attraverso forme di solidarietà, ha spiegato il presidente dell’Aimc, Giuseppe Desideri. Scendere in piazza ha il significato di unire, chiamare alla corresponsabilità, ha spiegato Giuseppe Desideri, aggiungendo che l’educazione non è una sfida che riguarda solo la famiglia, ma tutti i luoghi in cui si vive e si cresce. Di conseguenza anche i media anche se, ha aggiunto l’educazione e tutto il positivo che ruota intorno a questo mondo non fa notizia. La scelta della data della manifestazione, è stato spiegato, vuole essere anche un modo per vivere in anticipo la Giornata mondiale dell’insegnante che si terrà il 5 ottobre prossimo. A Roma la manifestazione si svolgerà in Piazza Navona alle 10. 30 e sarà un po’ il simbolo di quello che verrà promosso in contemporanea in oltre cento comuni d’Italia. In Africa l’emergenza educativa è vissuta ancora come superamento dei bisogni materiali e avere una scuola più che un diritto è una speranza per il futuro, ha spiegato don Silvio Longobardi della Comunità Progetto Famiglia . P. Filippo Aliani, presidente della Cooperativa Il Piccolo Principe, in Romania ha spiegato l’importanza di investire su educatori capaci di accompagnare la crescita umana dei ragazzi e sottrarli all’abbandono. E’ quanto mai auspicabile, nel solco dell’appello lanciato da Benedetto XVI sull’emergenza educativa, che il tema dell’alleanza educativa, venga portato avanti non solo nella scuola, ma anche attraverso la piazza, così don Maurizio Viviani, direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione la scuola e l’università della Cei, ha commentato l’iniziativa dell’Aimc. Scendere in piazza ha affermato significa dialogare e condividere valori importanti, perciò la manifestazione di domenica 3 ottobre è un’iniziativa con cui i maestri cattolici provvidenzialmente mettono al centro dell’attenzione una delle sfide più importanti dell’oggi e per il futuro dei nostri giovani. Sir