Un sacerdote deve avere spirito di preghiera e di servizio, stare sulla torre della “contemplazione”, per essere il tramite fra Dio e il popolo, come Mosè sulla riva del Mar Rosso a proteggere i suoi dall’attacco del Faraone. E poi giù, come Cristo, mischiato alla gente e ai suoi bisogni, in cerca soprattutto di quelli “per i quali nessuno spende uno sguardo”.Lo ha detto Papa Francesco ai partecipanti al quinto capitolo generale dei sacerdoti del Movimento Apostolico di Schönstatt, ricevuti in udienza questa mattina. Il ramo del movimento fondato da padre Josef Kentenich, celebra i 50 anni dall’istituzione.