Mondo
Siria: Unicef, 2400 scuole distrutte, 110 docenti uccisi, frequenza in calo
Almeno 2.400 scuole sono state danneggiate o distrutte, di queste 772 soltanto a Idlib, 300 ad Aleppo ed altre 300 a Deraa e più di 1.500 scuole sono state utilizzate come rifugi per sfollati; più di 110 insegnanti sono stati uccisi.
A due anni dall‘inizio della crisi in Siria, un’indagine dell’Unicef mostra che il livello crescente di violenze rischia di compromettere l’istruzione di centinaia di migliaia di bambini. Un quinto delle scuole del paese, infatti, ha subito danni materiali diretti o sono utilizzate come rifugi per sfollati. Ad Aleppo, il tasso di frequenza dei bambini è sceso del 6% e alcune scuole sono state usate dalle forze armate e da gruppi coinvolti nel conflitto.
L’Unicef denuncia che nelle città in cui il conflitto è stato più intenso, alcuni bambini hanno già perso quasi due anni di scuola e rileva che molti genitori sono riluttanti a mandare i figli a scuola, temendo per la loro sicurezza.
Nelle aree in cui un alto numero di famiglie sfollate è ospitato, le classi sono sovraffollate e arrivano, in qualche caso, fino a 100 studenti. Al momento l‘Unicef sta sostenendo più di 170 circoli scolastici ad Homs, Daraa, Damasco Rurale, Tartus, Lattakia, Hama e Quneitra, con circa 40 mila bambini.
Per proseguire l’azione è necessario 1 milione di dollari. Complessivamente, l‘organismo Onu ha bisogno di 20 milioni di dollari ma finora ne ha ricevuti poco più di 3.