Due mezzi delle Misericordie usati per i servizi sociali ad anziani e malati gravi bruciati e due ambulanze imbrattate con scritte. E’ il frutto dell’incursione della scorsa notte compiuta da sconosciuti nel parcheggio antistante la Misericordia di Rifredi, in via delle Panche, a Firenze. Le scritte sui mezzi fanno riferimento ai CIE, i Centri di Identificazione ed Espulsione. Tre dei mezzi appartengono alla Misericordia di Rifredi, il quarto, un’ambulanza, alla Confederazione nazionale.E’ l’ennesimo episodio di un’intolleranza che sta dilagando nel nostro Paese e anche nella nostra regione dice Alberto Corsinovi, presidente della Federazione regionale delle Misericordie toscaneUn gesto odioso, perché ricade su chi ha più bisogno. Questi signori sappiano però che le Misericordie aiutano chi ha bisogno da otto secoli, nonostante pestilenze, guerre e rivoluzioni. Non saranno certo loro a fermare il nostro impegno nel nome della Carità cristiana.Corsinovi ha espresso tutta la sua solidarietà e vicinanza alla Misericordia di Rifredi, al suo governatore e a tutti i confratelli ed ha molto apprezzato la telefonata del Presidente della Regione, Enrico Rossi, che questa mattina, appena appresa la notizia, mi ha subito voluto esprimere la sua solidarietà.Sconcerto e preoccupazione per il grave gesto, solidarietà e vicinanza fraterna alla Misericordia di Rifredi e alle Misericordie Toscane sono state espresse dal Presidente nazionale delle Misericordie d’Italia, Gabriele Brunini. Simili gesti violenti non possono che destare sconcerto e preoccupazione dice Brunini- per l’odio cieco che rivelano.Saranno gli inquirenti a definire la matrice di un simile gesto, ma il riferimento ai CIE delle scritte tracciate sulle ambulanze ricollega questa incursione a episodi come quello di 15 giorni fa a Modena, con l’irruzione nel Duomo della città e l’interruzione della Santa Messa domenicale da parte di un gruppo di manifestanti che protestavano contro il Centro di Identificazione ed Espulsione di quella città. Le Misericordie sono presenti attualmente in due CIE, quello di Modena e quello di Bologna, e nel CPA-CARA di Crotone.A questo proposito Brunini rinnova la solidarietà alla Misericordia di Modena e al suo presidente, Daniele Giovanardi, al centro da anni di ripetuti attacchi per un impegno sempre svolto con grande dedizione e carità cristiana.Questi attacchi rivelano un odio incomprensibile e ingiustificabile dice Brunini- perché si esercita contro chi, come noi, è impegnato da sempre ad aiutare chi ha bisogno e finisce paradossalmente per danneggiare, come in questo caso, proprio gli ultimi’, ovvero i malati, gli anziani, i disabili, a cui la Misericordia di Rifredi fa servizio ogni giorno grazie a quei mezzi.Giusti o sbagliati che siano, non sono le Misericordie ad aver deciso di istituire questi centri. Ma visto che i centri esistono e che dentro vi si trovano delle persone, riteniamo giusto stare lì dentro. Per fare quello che facciamo da 8 secoli: stare accanto a chi ha bisogno.Brunini ha infine voluto esprimere la sua solidarietà e vicinanza alla Misericordia di Rifredi e al suo governatore Raul Caneschi e alle Misericordie della Toscana e al loro Presidente regionale Alberto Corsinovi. (cs)