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Turismo, i campeggi chiedono meno vincoli

«Chiediamo alla Regione che la revisione della normativa sul turismo porti a quella semplificazione delle procedure autorizzative da sempre auspicata ma che difficilmente si riesce a vedere nei fatti. Si pensi ad esempio alla possibilità per le imprese del settore di trasformarsi da campeggio a villaggio, passaggio non ovunque consentito e che spesso richiede anni, se non decenni, per ottenere le necessarie autorizzazioni e i pareri previsti. Chiediamo con forza anche il riconoscimento definitivo del turismo “open air” quale prodotto turistico dell’intera Toscana, chiaramente con la destinazione di specifiche risorse da destinare alla promozione. Chiediamo infine un maggior rispetto nella legislazione che dovrebbe occuparsi delle imprese del settore, quindi regole uguali per imprese che operano nello stesso mercato». Sono le richieste di Giampiero Poggiali, presidente della Faita Federcamping Toscana, associazione che riunisce i titolari di campeggi e villaggi turistici, diffusi soprattutto sui nostri litorali. È il cosiddetto turismo «open air», che in Toscana si attesta su oltre il 20% della ricettività totale.Intefvista di Marco Lapi. Montaggio di Matteo Fagioli