Sono le malattie tropicali (leishmaniosi viscerale, malattia del sonno, Chagas e ulcera di Buruli) che riguardano 400 milioni di persone a rischio, la crisi umanitaria più dimenticata dai tg italiani lo scorso anno. Nessuna rete Rai o Mediaset ha mandato in onda una notizia su questo tema. Al contrario, l’influenza suina, ha avuto 1.337 notizie in soli 9 mesi, tre mesi di caldo nel 2009 ben 246 servizi, i saldi estivi o invernali altre 122. Un metro di paragone significativo per misurare la qualità dei telegiornali italiani, come denunciato nel nuovo rapporto presentato oggi a Roma – di Medici senza frontiere sulle crisi umanitaria dimenticate dai media nel 2009, quest’anno anche in un libro edito da Marsilio. Msf indica quali sono, a suo avviso, le 10 crisi umanitarie più gravi dimenticate dalle sei reti nazionali, con una analisi quantitativa e qualitativa svolta per un anno dall’Osservatorio di Pavia. Nel 2009 le notizie sui tg nazionali sulle crisi umanitarie sono state solo il 6% del totale (5.216 su 82.788), numero identico a quello del 2008 (6%), ma sempre in linea con il calo di attenzione prestato alle aree di crisi in questi anni (il 10% nel 2006 e l’8% nel 2007). La classifica di Msf mette al primo posto tra le più visibili l’Afghanistan (1623 notizie), ma solo perché le notizie sono legate alla missione militare italiana e occidentale. Segue la Somalia (293), ma solo per gli assalti dei pirati alle imbarcazioni. Il Pakistan (226), ma solo per il resoconto di violenze e attentati; la malnutrizione (116); il Sudan (112); l’Aids (77); lo Yemen (54) nel caso di rapimenti di occidentali; lo Sri Lanka (53); la Repubblica democratica del Congo (7), le malattie tropicali (0). Il canale che dedica maggiore spazio alle crisi dimenticate è Rai3 (10,4%), quello che ne dedica meno è Italiauno (3,43%). Di Aids e malnutrizione si parla solo in caso di vertici internazionali o di visite del Papa in Africa, mentre ogni anno da 3,5 a 5 milioni di bambini muoiono per cause legate alla malnutrizione, ha ricordato Gianfranco De Maio, responsabile medico Msf Italia, e non si capisce perché le agenzie umanitarie continuano a distribuire farine anziché proteine. Inoltre 6 milioni di persone malate di Hiv/Aids hanno bisogno di terapie antiretrovirali nei Paesi in via di sviluppo ma se ne parla solo il 1° dicembre durante la Giornata mondiale. Per fare fronte alle dimenticanze dei media Msf ha rilanciato la campagna avviata un anno fa Adotta una crisi dimenticata, accolta da 45 testate, 5 università e 8 master in comunicazione, e ha creato un nuovo sito www.crisidimenticate.it, dove reperire materiali per una nuova campagna che coinvolga l’opinione pubblica. Accendi un riflettore sulle crisi dimenticate, ha spiegato Kostas Moschochoritis, direttore generale di Msf Italia, intende coinvolgere ogni persona affinchè diventi propagatore di una delle 10 crisi dimenticate. Questo utilizzando i logo della campagna (speciali cartelli stradali con icone diverse creati dagli studenti dell’Istituto europeo di design di Milano) su internet e i social network e realizzando dei flash mob nelle proprie città, proiezione di filmati, mostre fotografiche, dibattiti, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica.Sir