(Milano) Curare la comunità, animare la politica, essere sentinelle per la nostra Chiesa e servire i poveri di beni materiali quanto di beni relazionali. E’ questa la missione delle Acli secondo il presidente nazionale Andrea Olivero. E con questo auspicio si tiene da oggi fino a sabato all’ Università Cattolica di Milano la Conferenza organizzativa e programmatica 2010. Tempi di paura, preoccupazione, crisi ed insieme insulto, denigrazione e svilimento sono questi i tempi che viviamo secondo Olivero che cita Sant’Ambrogio. E allora occorre essere sentinelle del territorio e costruttori di comunità. Le Acli credono e lavorano per il dialogo – ha affermato il presidente Olivero lo fanno promuovendo l’incontro tra tutte le organizzazioni sociali, ma anche favorendo un ecumenismo popolare tra cristiani di differenti confessioni. Secondo punto forte è, secondo Olivero essere un’associazione capace di animare la politica, senza confondere ruoli o costruire nuovi collateralismi per avviare una vera stagione di riforme per il Paese. E a questo proposito, il presidente Acli esprime preoccupazione per il recente dato sull’astensionismo, che parla da solo e ci mette in guardia sui rischi che ci attendono se non sapremo dare nuovamente senso all’agire politico. Dunque, le riforme vanno fatte a partire da quelle che maggiormente riguardano la vita dei nostri concittadini .Quali sono dunque le riforme urgenti e necessarie per il Paese secondo le Acli? In primo luogo quella del lavoro, continua Andrea Olivero: per dare completamento a un disegno che è stato avviato nel nome di Marco Biagi. Chiediamo con forza che si metta in agenda l’introduzione di uno Statuto dei lavoratori, per ridurre la precarietà dei giovani e ridare piena dignità al lavoro, troppo a lungo dimenticato dalla politica e dall’economia. Secondo punto, la riforma fiscale perché si possa finalmente introdurre anche in Italia un più equo sistema di tassazione per le famiglie, in grado di riconoscere il ruolo sociale che queste si assumono nell’interesse dell’intera collettività. Terza riforma, quella del terzo settore, perché la sua crescita afferma il presidente Olivero non è stata accompagnata da riforme strutturali volte a sostenerla. Nel corso della Conferenza verrà presentata una proposta di riforma delle misure di contrasto alla povertà assoluta. Verrà infatti reso noto domani un piano triennale contro la povertà per riformare la social card e trasformarla in un vero strumento universalistico di contrasto alla povertà assoluta. Secondo una ricerca Ipsos gli italiani riconoscono alle Acli la mission di aiutare i poveri e bisognosi. Non è mai stata questa il nostro obiettivo specifico ammette Olivero ma l’avercelo attribuito non può non avere un significato.Sir