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VICCHIO, IL PARROCO CONTESTA IL VOTO DEL COMUNE CONTRO IL CROCIFISSO

“Non nascondo il dispiacere per la vicenda che ha coinvolto il paese di Vicchio per la scelta del suo consiglio comunale di adesione alla sentenza di Strasburgo relativa alla presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche”. Ad affermarlo è il parroco di Vicchio, don Giuliano Landini, in un intervento pubblicato sull’edizione fiorentina (L’Osservatore Toscano) del numero 9 di Toscana Oggi. “Questa posizione del consiglio comunale non rispecchia affatto la realtà della comunità di Vicchio” scrive don Landini, ricordando che “cinque famiglie su sei ricevono la benedizione nelle proprie abitazioni, l’80% dei bambini e dei ragazzi frequentano la catechesi nelle parrocchie e non sono contrari affatto al crocifisso”. Don Landini parla anche di “anticristianesimo annidato nelle coscienze di quei consiglieri che sarebbero piuttosto chiamati a votare ordini del giorno relativi al bene comune dei cittadini come le emergenze delle famiglie in difficoltà, i disagi sociali dei giovani, le condizioni stradali del nostro paese, la stagnazione degli interventi urbanistici, la qualificazione del nostro ambiente ed ecosistema; lascino davvero che altri temi come questo vengano discussi nelle sedi più appropriate”. Secondo il parroco, “si è trattato di un’azione fortemente demagogica e strumentale” con l’obiettivo, tra l’altro, di “mortificare l’impegno, l’onestà, la dedizione morale e materiale del primo cittadino, Roberto Izzo, conosciuto per il suo impegno cristiano”. Don Landini ricorda infine i tanti “piccoli, ma significativi progetti sociali” che la parrocchia ha portato avanti in questi anni insieme all’amministrazione comunale, operando proprio in nome del Crocifisso.