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ROSARNO: MESSAGGIO DEL VESCOVO DI OPPIDO-PALMI PER LE MESSE DI DOMENICA PROSSIMA: LA CHIESA HA SEMPER ACCOLTO

“Ritengo sia mio grato dovere, di vescovo, dire un grazie al Signore per il comportamento della Chiesa di Oppido-Palmi non solo in questi giorni, ma per tutti i lunghi anni in cui è nato e cresciuto il fenomeno degli immigrati in diocesi, specie a Rosarno. In tutti questi anni la nostra Chiesa ha dato esempio di come si possa essere ‘servi inutili’, ma servi che si sentiranno dire dal Signore: ‘ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto’… La misericordia di Dio praticata dal nostro clero e dai nostri laici mi è stata di grande conforto nelle recenti tristi giornate”. E’ quanto scrive mons. Luciano Bux, vescovo di Oppido-Palmi, in un messaggio da leggere nelle Messe di domenica prossima e prefestive di sabato “subito dopo il Segno di Croce e il saluto iniziale”, dopo i recenti fatti di Rosarno. “Abbiamo accolto gli immigrati – si legge nel messaggio – non solo come persone umane, ma come nostri fratelli, a cominciare dai fedeli di Rosarno guidati dai sacerdoti operanti nelle tre parrocchie insieme ai diaconi e alle suore, fino a comunità e gruppi operanti in tante altre località della diocesi”. “Quando li abbiamo invitati – scrive ancora il vescovo – in anni diversi, a due convegni diocesani sono venuti con gioia, e più di uno rinunciando a mezza giornata di lavoro e di guadagno… Ricordo anche dei ragazzi stranieri e musulmani felici di far parte della squadretta di calcio parrocchiale…”. Il vescovo si rivolge anche ai fedeli: “Ogni volta che vedete un essere umano che è nel bisogno, non state solo a guardare e a parlare, ma rimboccatevi le maniche e datevi da fare come potete per alleviare le loro sofferenze”, scrive. Rivolgendosi poi alle persone che “vivono con la mente e il cuore lontano da Dio, anche se si mostrano religiosi credenti”, il presule ricorda le parole di Gesù: “Nessuno può servire due padroni, perché … si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza”. Il messaggio di mons. Bux, che si conclude con le parole pronunciate da Benedetto XVI domenica scorsa, arriva “dopo la confusa campagna dei mezzi di comunicazione, specie le tv a livello nazionale, e dopo tante dichiarazioni di personaggi locali e nazionali” per “dire una parola al clero e ai fedeli della nostra diocesi”, tralasciando “ogni considerazione di carattere sociale, civile, politico e culturale: non si addicono a una sacra Celebrazione”.Sir