(L’Aquila) Il 31 dicembre si concluderà la prima fase dell’intervento Caritas nelle zone colpite dal sisma. Allora vi sarà una ridefinizione della presenza delle delegazioni regionali sul territorio che, tuttavia, continueranno a lavorare per consolidare il lavoro fatto in questi mesi. A fare il punto sul lavoro della rete Caritas a L’Aquila è Danilo Feliciangeli, responsabile del centro di coordinamento di Caritas Italiana nel capoluogo abruzzese. In questa fase 2 spiega Feliciangeli oltre a continuare nella realizzazione delle opere previste (centri delle comunità e residenze di edilizia sociale e abitativa, ndr), le delegazioni punteranno a supportare le iniziative promosse da Caritas L’Aquila come l’osservatorio sulle povertà, i centri di ascolto e i laboratori per la nascita delle Caritas parrocchiali. Oggi in Abruzzo sono presenti 34 operatori Caritas che vengono settimanalmente affiancati da circa 100 volontari provenienti dalle diocesi italiane. Usciti dall’emergenza continua l’operatore non è più necessaria una presenza capillare sul territorio degli operatori ma sarà necessario mantenere i contatti con i parroci per cercare di rispondere al meglio alle esigenze delle parrocchie, partendo sempre da un lavoro di affiancamento di chi vive il territorio. Nell’estate 2010 vi sarà poi il ritorno dei volontari per le attività estive.Sir
