Italia

MILITARI MORTI PISA, MONS PELVI: NON POSSIAMO ABITUARCI ALLA MORTE DEI NOSTRI GIOVANI

“Non possiamo abituarci alla morte dei nostri giovani militari, giovani che sono al servizio della nostra sicurezza, sentinelle della serenità sociale, protagonisti nascosti del bene comune, ambasciatori di pace”. E’ il commento, rilasciato al Sir, dell’arcivescovo militare per l’Italia, mons. Vincenzo Pelvi, sulla morte dei cinque militari della 46esima Brigata dell’Aeronautica, ieri durante un volo di addestramento nei pressi di Pisa. “Come credenti – afferma il vescovo castrense – non facciamo prevalere lo smarrimento e l’angoscia, ma educhiamoci a quella speranza che matura attraverso il dolore. Cresciamo nella speranza attraverso l’aiuto concreto e la vicinanza discreta ma intensa a chi soffre ed è nostro prossimo. Sosteniamo le famiglie dei nostri militari caduti offrendo al Dio crocifisso le piccole o grandi fatiche e prove dell’esistenza, inserendole umilmente nel grande com-patire di Gesù, in quel tesoro di compassione di cui ha bisogno in questo momento la bella famiglia militare e l’umanità intera”. “La morte – conclude mons. Pelvi – è così riscattata dall’assurdo e acquista un senso nuovo. Nel mistero della solidarietà umana Dio associa la sofferenza e la morte innocente alla sofferenza e alla morte dell’Innocente, il Santo. Così nessuna lacrima è versata invano e nessun grido di dolore si perde nel nulla”.Sir