Il Natale è bianco solo perché c’è la neve e per i cristiani è la festa dell’accoglienza e della solidarietà, l’occasione per lasciare da parte quanto ne è contrario. Così padre Gianromano Gnesotto, direttore dell’Ufficio per la pastorale degli immigrati della Fondazione Migrantes, commenta al Sir l’iniziativa chiamata White Christmas (Bianco Natale) annunciata dal comune di Coccaglio, in provincia di Brescia, che prevede il controllo a tappeto di tutti gli stranieri clandestini che vivono nel territorio del comune per espellerli o togliere loro la residenza qualora fosse scaduto il permesso di soggiorno dei regolari. Il fatto che la famiglia di Nazareth aggiunge il religioso sia più simile agli immigrati che provengono dal Sud del Pianeta che a noi, dovrebbe portare ad un impegno richiamato anche dal Papa nella sua ultima enciclica Caritas in Veritate’. Occorre impegnarsi per far crescere la comunione della famiglia umana e l’ethos della società. Per p. Gnesotto la preparazione alle feste del Natale è l’impegno a far crescere una coscienza capace di riconoscere l’umanità come nota distintiva di tutti e fonte di diritti inalienabili. Va ricordato conclude Gnesotto che è l’impegno per l’integrazione e la coesione sociale a garantire la sicurezza e non il contrario.Sir