Il Trattato di Lisbona, nel suo insieme, non è in contraddizione con l’ordine costituzionale ceco: Pavel Rychetsky, presidente della Corte costituzionale ceca, ha dichiarato oggi a Brno che non esistono più ostacoli alla conclusione del processo di ratifica del Trattato. Il presidente della Repubblica, Vaclav Klaus, è dunque atteso alla firma del testo di riforma comunitaria, per l’entrata in vigore del quale manca solo il suo via libera. Il ricorso alla Corte era stato firmato da diversi deputati di Praga, mentre il summit Ue della scorsa settimana aveva concesso alla Repubblica ceca la clausola opt-out richiesta da Klaus in merito alla Carta dei diritti fondamentali, che è parte integrante del Trattato. L’ultimo ostacolo è stato chiarito e rimosso, afferma Jerzy Buzek, presidente dell’Europarlamento. La decisione della Corte apre la strada alla firma del presidente Klaus e confido che ciò avverrà al più presto. In questo modo il Trattato di riforma può entrare in vigore prima della fine dell’anno. Commenti positivi anche dalle altre cariche dell’Ue, Reinfeldt (Consiglio) e Barroso (Commissione), che si trovano a Washington per il summit Ue-Usa, e dai principali gruppi politici al Parlamento di Strasburgo.Sir