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SCUDO FISCALE, BILANCI (CISL PISA): LE BANCHE SEGNALINO L’EVENTUALE RICICLAGGIO DI DENARO SPORCO

Lo scudo fiscale? «Un premio ai furbi ed ai disonesti, e uno schiaffo ai contribuenti onesti». Così Gianfranco Bilanci, segretario generale della Cisl pisana.  «Il provvedimento approvato – ricorda Bilanci – non è nuovo per il nostro paese: altri due erano stati approvati negli scorsi anni. Rispetto a quelle emanate in passato, l’attuale normativa contiene però alcune importanti e preoccupanti novità. Chi ne usufruirà, potrà “regolarizzare” capitali illegalmente detenuti all’estero pagando il minimo della sanzione fino ad ora prevista, compresa tra il 5 e il 25 per cento del capitale illegalmente portato oltre frontiera». Fino ad oggi – osserva il segretario della Cisl pisana – a trattenere il contribuente nel riportare in Italia i capitali trafugati, non era tanto la penale, quanto piuttosto il timore di una indagine del fisco, che avrebbe potuto chieder conto di come questi aveva ottenuto così tanto denaro. La cronaca di questi anni ci racconta come in diversi casi «le società che portavano capitali all’estero, si sono rivelate finanziatrici di traffico d’armi, di droga o sfruttamento della prostituzione». L’attuale legge invece pone il beneficiario del provvedimento al riparo da ogni indagine della Guardia di finanza: perché le dichiarazioni di emersione sono in forma anonima, coperte per legge da segretezza e non possono essere utilizzate contro il contribuente in sede di procedimenti civili, amministrativi, tributari e penali». A questo punto il controllo – conclude Bilanci – potrebbe essere esercitato soprattutto dalle banche: «Quando hanno il sospetto di avere in deposito denaro ‘sporco’, le norme antiriciclaggio impongono loro di segnalarlo alle autorità competenti».