I volontari delle Pubbliche assistenze toscane, hanno finito di smontare le ultime tende. E il prato di Castelnuovo, frazione di San Pio delle Camere, è tornato libero. A sei mesi dal terribile terremoto che ha distrutto l’Aquila e i comuni vicini al capoluogo, termina la fase d’emergenza. E i volontari della nostra regione, che dal 6 aprile scorso hanno lavorato giorno e notte per aiutare i senza tetto, stanno tornando a casa. «Abbiamo seguito le direttive del Dipartimento di Protezione civile ha detto il responsabile regionale, Sandro Moni fornendo accoglienza e supporto logistico alle persone colpite dal sisma. Col freddo che arriva però, la permanenza nelle tende non è più possibile. E’ arrivato il momento di passare alle sistemazioni nei moduli abitativi». Per questo sulla spianata che sovrasta il paese andato completamente distrutto, sono in costruzione le basi in cemento che ospiteranno alloggi per 75 nuclei familiari. I residenti hanno trovato sistemazioni temporanee, in attesa che le casette siano ultimate. I tecnici parlano di fine novembre. Castelnuovo è una delle frazioni dove sono sempre evidenti i segni del sisma. Il comitato per la ricostruzione, chiede un segnale. Perché il paese non precipiti nell’oblio, diventi un paese fantasma con le pietre smozzicate a testimoniare il passaggio del sisma. Quello della Toscana non è comunque un addio, si tratta solo di un arrivederci. Perché il legame stabilito in questi mesi è diventato davvero saldo. A Castelnuovo, e al campo di Anpas Nazionale all’Aquila, si sono avvicendati i volontari (circa duemila) delle 149 associazioni toscane di Pubblica Assistenza. E dalla solidarietà, sono nati legami d’amicizia, oltre all’impegno a non lasciare sole queste persone così colpite negli affetti e nella vita.L’ultimo pensiero prima di partire, è stato del responsabile della Regione, che si è occupato del campo, Alessandro Guarducci: aprire una gara di solidarietà per restaurare la statua di San Giovanni, patrono della frazione di Castelnuovo, ma anche di Firenze. Un ponte che non può essere tagliato. La statua lignea del santo è stata seriamente danneggiata nel crollo della chiesa del paese; per il restauro servono 12mila euro. E la speranza è che Firenze risponda, come ha già risposto per la raccolta fondi organizzata dalle Pubbliche Assistenze toscane in occasione delle Soccorsiadi, organizzate nel maggio scorso al Piazzale Michelangelo. Ultimi giorni di assistenza, anche nel campo dell’Aquila gestito dalle Pubbliche assistenze d’Italia. Presto l’Acquasanta tornerà a essere un campo da rugby, ma difficilmente i residenti dimenticheranno l’impegno di chi ha dato tutto in questi mesi cercando di metterli a loro agio dando pasti caldi e calore umano. La fase attuale è delicata; si tratta di garantire il passaggio dalle tende a sistemazioni comunque provvisorie. E tra i senzatetto si fa breccia l’incertezza del nuovo. Ma lasciare le tende è ormai una necessità, per restituire dignità ai senza tetto e per dare loro un alloggio confortevole per l’inverno.A tutti i volontari che hanno prestato servizio in Abruzzo, il ringraziamento delle Pubbliche assistenze toscane. Un ringraziamento che sarà formalizzato dal responsabile di protezione civile, Sandro Moni, dal presidente di Anpas Toscana, Romano Manetti, il prossimo 12 dicembre, quando a Firenze sarà organizzato un evento dove saranno invitati tutte le tute arancio che hanno preso parte alla missione di soccorso dopo il sisma dell’Aquila. (cs)