«La famiglia di Nazaret ci impegna a riscoprire la vocazione e la missione della famiglia, di ogni famiglia. E, come accadde in quei trent’anni a Nazaret, così può accadere anche per noi: far diventare normale l’amore e non l’odio, far diventare comune l’aiuto vicendevole, non l’indifferenza o l’inimicizia».E’ stata la famiglia di Nazaret protagonista del consueto appuntamento del mercoledì. All’udienza generale, in piazza San Pietro, Papa Francesco ha ricordato che il Figlio di Dio è nato per salvare il mondo in una periferia dell’Impero Romano, non in una grande città, ma ai margini, in un luogo «quasi invisibile, piuttosto malfamato».