Il termine esubero non tiene nel debito conto un tessuto sociale che va sfilacciandosi, a motivo delle disuguaglianze che aumentano invece di diminuire. A farlo notare sono i vescovi italiani, che nel comunicato finale della 59ma Assemblea della Cei si associano al richiamo fatto dal cardinale presidente, Angelo Bagnasco – che ha avuto ampia risonanza nell’opinione pubblica – a non sottovalutare la crisi occupazionale in corso come si trattasse di alleggerire la nave di futile zavorra. Nessuno ignora si legge nel comunicato – il pesante impatto della sfavorevole congiuntura economica internazionale, di cui non si riesce a cogliere ancora esattamente la portata, né si intende minimizzare l’impegno profuso da chi detiene l’autorità. Per la Cei, però, resta evidente che i costi del difficile momento presente ricadono in misura prevalente sulle fasce più deboli della popolazione. I vescovi, inoltre, hanno preso positivamente atto delle molteplici iniziative promosse nei mesi passati in tutta Italia dalle diocesi e dalle Conferenze episcopali regionali per fronteggiare le difficoltà del mondo del lavoro. Il Fondo di garanzia della Cei per le famiglie in difficoltà costituisce un ulteriore e corale seme di speranza. La colletta del 31 maggio scorso, per i vescovi, è stata indice di una spiccata sensibilità che non deve spegnersi.Sir