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TERREMOTO IN ABRUZZO : VIA ALLA RICOSTRUZIONE CON UN PROGETTO DELLE PROVINCE TOSCANE

Sono già 5 le province della Toscana a firmare uno dei primi progetti di ricostruzione che partiranno nella zona colpita dal terremoto dello scorso 6 Aprile. Questa mattina, presso la caserma della Guardia di Finanza di Coppito – dove ha sede la Dicomac, la Direzione di comando e controllo della Protezione Civile – è stato, infatti, siglato il protocollo d’intesa che consentirà l’avvio dei lavori. Il protocollo è stato sottoscritto dal Presidente Vincenzo Ceccarelli – per la Provincia di Arezzo, che svolge il ruolo di capofila del progetto – da Osvaldo Angeli Presidente della provincia di Massa Carrara, da Lio Scheggi Presidente della Provincia di Grosseto, da Anna Marrocco, Assessore della Provincia di Livorno, e dal Vice Presidente del Comitato Terre di Siena per l’Abruzzo Alessandro Pinciani, per le province della Toscana; dalla società Mabo Prefabbricati Spa e dal Sindaco Silvano Cappelli, per il Comune di San Demetrio né Vestini, dove sarà realizzata la nuova “Cittadella Scolastica”, per un investimento complessivo di 800.000 Euro. Sono attese nei prossimi giorni anche le adesioni delle Province di Firenze e di Pisa; e sono annunciate anche quelle delle altre province toscane. Nell’intesa, sono previsti ulteriori interventi, che potranno essere finanziati con risorse che i diversi sistemi locali della Toscana, stanno già raccogliendo. Dopo il drammatico terremoto che ha sconvolto la provincia dell’Aquila, proprio a S.Demetrio si sono concentrati gli sforzi dei soccorritori di alcune province toscane, che ancora lavorano in loco. “Questa idea – ha spiegato il Presidente della Provincia di Arezzo – è nata grazie alla disponibilità manifestata dalla dittà Mabo a donare una scuola nell’ambito di un progetto di ricostruzione. Il 23 Aprile abbiamo avviato il percorso che oggi ci porta a firmare questo accordo. La speranza è che da questo primo stralcio del nostro progetto si possa arrivare anche a sviluppare quella che riguarda gli insediamenti abitativi”. Dal 30 Aprile scorso era stato sottoscritto un documento preliminare con il comune, dove si ipotizzavano le opere da ricostruire. Il successivo confronto ha portato alla definizione di un intervento prioritario che punta alla ristrutturazione dell'”Istituto comprensivo scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado” e alla realizzazione, in un’area limitrofa, di una nuova scuola per l’infanzia costituita da tre aule per la materna e da due aule di nido per ca. 600-700 mq, completa di refettorio. A rendere possibile questo intervento è stata anche la generosità della società Mabo Prefabbricati S.p.A, che ha manifestato la propria disponibilità a donare alla municipalità di S. Demetrio Ne’ Vestini la struttura prefabbricata per la nuova scuola dell’infanzia. L’obiettivo comune è quello di realizzare la nuova struttura e la ristrutturazione degli edifici esistenti, entro settembre. Sulla base di queste disponibilità, il Comune di S. Demetrio Ne’ Vestini ha già individuato l’area del proprio territorio comunale sulla quale posizionare la nuova struttura scolastica e sono già in avanzata fase di realizzazione le necessarie pratiche urbanistiche. “Grazie all’intervento delle Province toscane – ha spiegato il Sindaco di S.Demetrio Silvano Cappelli – riavremo una struttura scolastica migliore di quella che avevamo prima del terremoto”. Soddisfatto, anche il Presidente della Mabo Roberto Falsini. “Ho chiesto che nel protocollo fosse inserita una clausola – ha spiegato Falsini – perché voglio essere certo che si cominci subito a lavorare. Per quanto ci riguarda, la struttura sarà pronta in due settimane dal momento del via ai lavori”. Grazie all’impegno delle province e di tutti i soggetti coinvolti, dunque, gli studenti degli 8 comuni che fanno capo all’area di S.Demetrio, potranno tornare regolarmente a scuola fin dal prossimo autunno. Il gemellaggio della Toscana con S.Demetrio potrà avere ulteriori sviluppi legati ad iniziative dei comuni, del volontariato e delle diverse realtà delle province coinvolte.