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Fame nel mondo: Unicef, nel 2011 morti 2,3 milioni di bambini

Si chiama «Vogliamo zero» la campagna di Unicef per azzerare il numero di bambini che ogni giorno muoiono nel mondo per cause prevenibili e curabili. Tra queste la denutrizione.

«Azzerare il numero dei bambini che ogni giorno muoiono nel mondo per cause prevenibili e curabili, oggi 19 mila». Questo, dichiara al Sir Giacomo Guerrera, presidente di Unicef Italia, l’obiettivo della campagna contro la mortalità infantile «Vogliamo zero». «Nei Paesi in via di sviluppo – ha spiegato questa mattina Guerrera intervenendo alla presentazione, a Roma, del nuovo Rapporto «La malnutrizione dei bambini-L’impegno dell’Unicef contro la mortalità infantile», circa «200 milioni di bambini tra 0 e 5 anni, quasi 1 su 3, soffrono di malnutrizione», causa «concomitante di oltre un terzo delle morti infantili sotto i 5 anni». «Nel 2011 – si legge nel rapporto – 2,3 milioni di bambini sono morti anche a causa della malnutrizione. Circa 40 milioni nel mondo soffrono di malnutrizione acuta moderata, la maggior parte di loro vive in Asia meridionale e in Africa sub-sahariana; oltre 20 milioni soffrono di malnutrizione acuta grave; il 26% dei bambini tra 0-5 anni dei Pvs, 1 su 4, soffre di malnutrizione acuta».

Nonostante l’Italia sia colpita «da una crisi economica senza precedenti» e «siamo investiti da nuove povertà», «dobbiamo azzerare» è l’appello di Guerrera, il «numero inaccettabile» dei 200 milioni di bimbi malnutriti. Tra il 2010 e il 2014 Unicef Italia sostiene diversi Paesi nella lotta contro la malnutrizione infantile: tra questi Camerun, Eritrea, Guinea Bissau, Myanmar.