298 palloncini bianchi, uno per ogni vittima del terremoto, liberati nel cielo de L’Aquila. Attaccato ad ogni palloncino un biglietto con un pensiero scritto dai bambini delle tendopoli di Piazza d’Armi, Poggio di Roio e San Felice d’Ocre. Un messaggio per chi non c’è più. Il gonfalone del Comune portato dagli agenti della Polizia Locale e qualcuno che sussurra: questa volta le ali si sono proprio spezzate. E’ questo il segno con cui al termine della messa celebrata da mons. Giuseppe Molinari nel campo di Piazza d’Armi, a un mese dal terremoto, i volontari del campo hanno voluto ricordare le vittime di questa tragedia. A liberare i palloncini, insieme ai bambini del campo, anche lo stesso arcivescovo, il vicesindaco, Roberto Riga, i sacerdoti e i volontari. Prima della conclusione mons. Molinari ha rivolto un invito agli aquilani: anche se i nostri occhi sono ancora gonfi di lacrime, è giusto iniziare a pensare alla ricostruzione. In un momento come questo è importante però che non ci siano contrasti ma unità, dobbiamo lavorare insieme per ricostruire la nostra città, in fretta e bene. Pensando soprattutto a chi sta nelle tende perché possa trovare presto un rifugio confortevole. Intanto in città sono comparsi alcuni cartelloni con l’invito a guardare avanti: ridateci le ali ritorneremo a volare, recita un poster.Sir