Nel giorno in cui l’Europarlamento si riunisce in seduta straordinaria per discutere sul ruolo dell’Ue nella ricostruzione e alla vigilia della riunione, a Coppito, del Consiglio dei Ministri per l’esame del decreto legge con gli interventi urgenti, l’arcivescovo de L’Aquila, mons. Giuseppe Molinari, lancia, attraverso Radio Vaticana, un appello per la ricostruzione: il Consiglio dei Ministri (domani a L’Aquila) è un segnale molto importante di fronte ai nostri problemi, alla nostra tragedia. Per quanto riguarda i rischi di infiltrazioni mafiose e criminali, l’arcivescovo si dice sicuro che non solo il lavoro della Procura, ma anche di tutte le altre Istituzioni potranno favorire una ricostruzione più forte dell’Abruzzo: Abbiamo certamente bisogno d’inchieste, di antimafia, però abbiamo bisogno di risorgere subito dalle macerie. Abbiamo bisogno di segnali forti, subito avverte mons. Molinari non possiamo aspettare; quindi, ben venga tutto quello che aiuta la nostra ricostruzione a realizzarsi nel modo migliore, ma guai se ci sono ritardi dovuti a blocchi burocratici e altre situazioni. In un momento come questo, si pensi veramente al bene comune, la nostra gente aspetta subito un segnale, non si può vivere per sempre sotto le tende. I segnali invocati da mons. Molinari sono lavoro e case. Per fortuna molte sono agibili, le altre vanno rese agibili; E poi, mi permetto anche di aggiungere l’università: per noi è molto importante, attira tanti giovani; oltre ad essere un’Istituzione culturale di alto prestigio è anche un grande motore economico.Sir