(L’Aquila) – La vita come la morte fa parte del grande disegno divino. Lo ha detto Mohammed Nur, Presidente delle Comunità Islamiche in Italia, al termine del rito funebre di 205 persone morte nel terremoto che ha coinvolto l’Abruzzo, parlando nel nome del Dio unico e misericordioso e ricordando le sei vittime di fede islamica. Ci troviamo qui oggi ha detto a condividere il dolore di tutti quei fratelli e sorelle, di tutti quei giovani e bambini, che sono rimaste vittime del sisma che ha ferito al cuore l’Abruzzo e l’Italia intera. In questa sede ha detto Nur vogliamo far sentire la nostra solidarietà e il nostro sostegno a coloro che sono sopravvissuti e che ora dovranno affrontare con coraggio e dignità la ricostruzione. Ci stringiamo a loro in un unico abbraccio solidale ha aggiunto – uniti nell’umanità, nella fratellanza, uniti come religiosi, come cittadini che hanno in comune valori,speranze, ideali. Chiediamo al Signore l’Altissimo di avere misericordia di chi ha concluso l’Iman – è scomparso, di consolare il dolore di chi piange i loro cari e di dare sostegno a chi guarda al futuro con voglia di ricominciare affinché l’Abruzzo torni ad essere fiorente e vivo con tutti i profumi e i colori di tutti i suoi abitanti. Che Dio ricompensi tutti coloro che hanno lavorato per far fronte all’emergenza che ha colpito al cuore questa regione.Sir