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DIRITTI, A FIRENZE IL DIRETTIVO DELLA COALIZIONE MONDIALE CONTRO LA PENA DI MORTE

«Sono felice che siate qui, in questa sala “Pegaso”, il cavallo alato simbolo della Toscana e della sua storia come terra di diritti. La Toscana è fortemente impegnata contro la pena di morte e lo è da molto tempo. E’ vero che in questi anni sono stati ottenuti importanti risultati in molte parti del mondo, ma non dovunque, e noi vogliamo e speriamo di ottenerne di nuovi in futuro. » Così il presidende della Regione Toscana, Claudio Martini, si è rivolto ai delegati dello Stearing Committee (il comitato direttivo) della Coalizione Mondiale contro la pena di morte, riunito stamani a palazzo Strozzi-Sacrati. Il lavoro dei 20 delegati che fanno parte del Direttivo, in rappresentanza di enti pubblici e organizzazioni non governative (fra le più famose Amnesty Internazional, Ensemble contre la peine de morte, Comunità di Sant’Egidio) di tutto il mondo, è cominciato stamani, proseguirà nel pomeriggio per concludersi domani. L’apertura dei lavori è stata dell’assessore alla cooperazione internazionale Massimo Toschi. Toschi ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla Coalizione, che ha portato all’approvazione della moratoria sulla pena di morte da parte dell’Onu, ed ha ribadito l’obiettivo della definitiva abolizione della pena capitale. In questo ambito Toschi ha osservato come «l’impegno della Coalizione debba concentrarsi particolarmente nel convertire le grandi religioni monoteiste, Cristianesimo, Islam ed Ebraismo, ad una condanna netta della pena di morte e all’impegno per la sua abolizione. Ancora le grandi religioni mostrano troppe incertezze – ha continuato Toschi – nei confronti di un rifiuto netto verso questo che è uno dei tre pilastri della cultura della morte e della violenza: la guerra, la tortura e, appunto, la pena di morte. E sono proprio questi che devono essere banditi dalla cultura giuridica dell’umanità, che deve avere al centro la vita e non la morte.» Toschi ha aggiunto inoltre che l’impegno per la messa al bando della pena di morte «non deve servire per la scomunica di Paesi come la Cina, ma per portare avanti la ragione universale nella strada del dialogo e non del conflitto.»L’assessore ha ricordato come la Toscana sia stato, fin dal 1786, il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte ed ha ringraziato la Coalizione per la scelta di tenere in Toscana la riunione del proprio Stearing Committee e il professor Angelo Passaleva, che rappresenta la Regione Toscana, all’interno del Direttivo per «l’impegno che profonde, instancabilmente e gratuitamente, in questo lavoro.» La mattinata di stamani è stata poi occupata per fare il punto della situazione sulle azioni intraprese nei Paesi nei quali la pena di morte è vigente. «Passi avanti si registrano – ha riferito Angelo Passaleva- ad esempio in Bielorussa, Libano e Ghana. Ma anche l’India ha dimostrato sensibilità.» Dopo la proiezione di un film sulla vicenda di Rocco Derek Bernabei, il giovane di origine toscana giustiziato negli USA nonostante si sia sempre proclamato innocente, i lavori sono proseguiti nel pomeriggio e si concluderanno domani. Fra i temi affrontati: la prossima Assemblea Generale della Coalizione, che si terrà a Londra il prossimo 13 giugno e la Giornata Mondiale contro la pena di morte, che si tiene ogni anno il 10 ottobre. Infine si è discusso del Congresso Mondiale della Coalizione che si terrà a Ginevra nel febbraio del prossimo anno. (cs-Laura Pugliesi)