Operare perché i «ritrovati» 120 milioni di euro per le scuole paritarie, dopo la drastica riduzione delle già esigue risorse operata dalla Finanziaria 2009, siano veramente destinati ai capitoli di spesa del sistema paritario. È la richiesta che la presidente nazionale dell’Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc), Maria Grazia Colombo, rivolge ai presidenti delle Regioni e delle Province autonome, ai ministri Raffaele Fitto e Mariastella Gelmini, nonché a tutti i membri della Conferenza Stato-Regioni, convocata oggi. Queste risorse, ricorda l’Agesc da anni sostengono anche se in minima parte il diritto di scelta delle famiglie e non devono essere indirizzate ad altri fini. Sostenere questo diritto, prosegue Colombo, misura la natura autenticamente democratica di una società e porta alla realizzazione sia di una vera e concreta autonomia, sia di una crescita di qualità di tutte le scuole del sistema nazionale. In caso contrario, se si sottraessero ulteriori risorse al sistema paritario ammonisce la presidente dell’Agesc , si determinerebbe un’ulteriore chiusura di scuole non statali, con un effetto paradossale: una crescita del deficit dello Stato che per gli studenti delle proprie scuole spende almeno dieci volte di più di quanto gli costerebbe il finanziamento degli istituti paritari.Sir