Italia

IMMIGRAZIONE: 26 ORGANIZZAZIONI PROMUOVONO CAMPAGNA CONTRO IL RAZZISMO

“Non aver paura…”: 26 organizzazioni laiche e religiose, Ong internazionali e sindacati hanno lanciato oggi a Roma, al Teatro Ambra Jovinelli, una campagna nazionale contro il razzismo, l’indifferenza e la paura dell’altro per “favorire la conoscenza reciproca e il dialogo, abbattendo i pregiudizi e gli stereotipi”. L’iniziativa utilizzerà diversi strumenti di comunicazione: un portale web (www.nonaverpaura.org), una cartolina, un adesivo, una spilletta con il simbolo del fantasmino giallo (lo spauracchio), disegnato da un bambino Rom di 11 anni, che appare anche nello spot televisivo e radiofonico. Nello spot, con la regia di Mimmo Calopresti e la partecipazione di numerosi attori, si racconta “la follia del razzismo facendo leva sull’ironia e sull’idea che l’intolleranza può diventare un’assurda tentazione e dar vita a una tragica catena”. A partire da oggi verranno raccolte le firme da consegnare al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno prossimo. Ai firmatari viene chiesto di sottoscrivere un manifesto che ricorda, tra l’altro, che “più di quattro milioni di persone di origine straniera vivono oggi in Italia”, ma spesso sono “vittime di pregiudizi e usate come capri espiatori, specialmente quando aumentano l’insicurezza economica e il disagio sociale”. “L’aumento degli episodi di intolleranza e violenza razzista a cui assistiamo – si legge nel manifesto della campagna – sono sintomi preoccupanti di un corto circuito che rischia di degenerare e che ci allontana dai riferimenti cardine della nostra civiltà”. Ai rappresentanti delle istituzioni e della politica verrà chiesto perciò di sottoscrivere una “Dichiarazione di impegno” a “lavorare, nello svolgimento della mia attività istituzionale e/o politica, per spezzare il corto circuito creato da paura, razzismo e xenofobia”. Alla presentazione della campagna, affollata di studenti di diverse scuole romane e con i rappresentanti delle 26 organizzazioni aderenti (tra cui Acli, Amnesty International, Arci, Caritas italiana, Centro Astalli, Cir, Cnca, Comunità di S.Egidio, Emmaus Italia, Federazione Chiese Evangeliche, Tavola della Pace, Unhcr) si sono alternati momenti di spettacolo e testimonianze. Come quella di Ripka, eritrea da 20 anni a Roma, mediatrice culturale del Forum intercultura della Caritas di Roma, che ha raccontato episodi che dimostrano come il clima culturale stia cambiando. “Prima i bambini nelle scuole mi descrivevano con la pelle ‘color caffè’ o ‘cioccolato’ – ha detto -. Ora dicono che sono ‘di colore’, oppure chiamano i compagni per nazionalità anziché per nome”. Tra i contributi in video, don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’attore Moni Ovadia.Sir