In questo momento qualunque parola rischia di suonare inutile e con poco senso: lo afferma Giovanni Giacobbe, presidente del Forum delle associazioni familiari circa la morte di Eluana Englaro. Il Forum, comunque, sente l’esigenza di esprimere almeno tre pensieri: il primo è la vicinanza umana a chi perde una figlia. Da genitori, da famiglie non possiamo non sentire il dramma di quel padre e di quella madre, quale che sia stato il loro ruolo in tutta la vicenda. Il secondo è un pensiero di sofferenza per un evento che, nonostante l’impegno di tanti, ha superato l’irreparabile. Ogni morte richiede rispetto e suggerisce la contemplazione del mistero della vita e dell’Infinito. Il terzo è un pensiero di disagio per la società italiana che in alcune sue espressioni sembra aver smarrito il senso primordiale della difesa della vita come cardine del vivere sociale. E quando si perde questo fondamentale punto di riferimento è inevitabile che si sgretoli la struttura del vivere insieme: ne è testimonianza lo scontro tra Istituzioni che in questi giorni hanno fatto di tutto per dare la peggiore immagine di sé. Ci auguriamo – conclude Giacobbe – che la tragedia di Eluana serva almeno a spingere senatori e deputati a varare velocemente una buona legge sul fine-vita che sancisca il no all’introduzione dell’eutanasia.Sir