TSD Arezzo

Crisi Cadla, il sindaco di Arezzo: “Impegno per la città”

“Dobbiamo difendere il futuro di centinaia di famiglie. 200 sono i lavoratori impegnati direttamente in Cadla. Altri 600 in tutto il gruppo. Noi ci siamo e ci saremo in difesa dei loro posti di lavoro”. Il Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani ha garantito ai dipendenti della Cadla e ai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil il suo impegno e quello del Comune in difesa dei posti a rischio nell’azienda di stoccaggio.“Ho avuto contatti con la proprietà e con altri soggetti interessati — ha dichiarato il primo cittadino – Il quadro che emerge è oggettivamente grave e preoccupante. In particolare in relazione al magazzino di distribuzione e quindi al futuro occupazionale dei dipendenti Cadla. Senza dimenticare o sottovalutare quello degli altri lavoratori del gruppo.”I rappresentanti sindacali hanno evidenziato come la vertenza interessi, non solo il territorio aretino e toscano, ma tre regioni.Come ammette lo stesso Fanfani, l’amministrazione non ha strumenti per intervenire, in modo diretto e positivo, sulla crisi. “Ma intendiamo coinvolgere l’intero sistema istituzionale – rilancia il Nipotissimo – e rendere questo in difesa del lavoro in Cadla un impegno dell’intera città”. In particolare, ha dichiarato che organizzerà un incontro con i parlamentari e i consiglieri regionali, per “essere anche pronti ad un confronto in sede ministeriale sugli ammortizzatori sociali” ha sottolineato.Mercoledì pomeriggio i sindacati incontreranno la Direzione aziendale. Dopo questa riunione sarà attivato quello che i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Mugnai, Salvini e Conficconi, hanno definito il “tavolo di crisi” presso la sede del Comune di Arezzo. Intano è iniziato lo stato di agitazione con il conseguente blocco delle attività. I rappresentanti dei lavoratori hanno evidenziato come la crisi Cadla sia soprattutto di natura finanziaria e che siamo di fronte al rischio di un effetto domino. Non escludono infatti ripercussioni negative sull’occupazione nei punti di vendita, anche in caso di cessione. E problemi stanno già avendo i fornitori dei prodotti locali che avevano in Cadla un importante punto di riferimento. Servizio di Beatrice Bertozzi. Riprese di Gianni VukajTSD Notizie del 21 luglio 2014