Eluana Englaro arriverà molto presto a Udine, non appena i legali che la tutelano dimostreranno che l’incursione del ministro Sacconi non intacca la validità del decreto, che invece autorizza il protocollo assistenziale di distacco dall’alimentazione artificiale. Lo ha detto questa mattina alle 8 Claudio Riccobon, amministratore delegato della Casa di cura Città di Udine, clinica privata convenzionata con il sistema sanitario nazionale, nella conferenza stampa convocata in previsione dell’arrivo di Eluana, prima della direttiva del ministro Sacconi. Eluana sarà seguita da un’equipe di 15-20 persone, tutti volontari, ha aggiunto l’amministratore delegato della clinica, che si è detto certo del suo imminente arrivo, probabilmente anche domani. Opposto a quello di Riccobon il parere di Gianluigi Gigli, neurologo e docente all’Università di Udine, intervistato dall’emittente diocesana udinese Radio Spazio 103, per il quale la scelta di Sacconi è l’ovvia conclusione alla quale un ministro della sanità di un sistema sanitario nazionale, che ha la sua vocazione nella cura del paziente, doveva per forza arrivare. In caso contrario, ha precisato Gigli, sarebbe stato stravolto il fondamento stesso del sistema sanitario, trasformandolo in un servizio che eventualmente, su richiesta, poteva essere disponibile a mettere a morte la gente piuttosto che a curarla.Sir
