La richiesta pressante perché siano recuperati i contributi per le scuole paritarie dell’infanzia tagliati dalla Finanziaria e si realizzi la piena parità anche sul piano economico. Questo il senso si legge in un comunicato – della petizione al Presidente del Consiglio, lanciata dalla Fism (Federazione Italiana Scuole Materne), che sarà sottoposta alla firma dei genitori di mezzo milione di bambini che frequentano le 8000 scuole dell’infanzia federate dopo che gli emendamenti alla Finanziaria, presentati alla Camera da parlamentari della maggioranza e dell’opposizione, per il recupero dei tagli non sono stati accolti. I contributi alle scuole paritarie – afferma il segretario nazionale Fism Luigi Morgano – sono stati ridotti del 25% per il 2009 e del 42% entro il 2011. Tali tagli non possono che essere interpretati come un palese ed ingiusto regresso nei confronti delle scuole paritarie, private e comunali, che fanno parte – è bene ricordarlo – del sistema nazionale di istruzione grazie al loro servizio, pubblico ed insostituibile a meno che non se lo assuma lo Stato con enorme aumento della spesa pubblica”. La Fism fa notare che una conseguenza inevitabile dei tagli decisi in Finanziaria non potrà che essere un aumento delle rette. Sulla stessa linea di pensiero della Fism si sono già schierate diverse associazioni di categoria.Sir