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CASO ENGLARO: SCIENZA E VITA, «UN MERCOLEDÌ NERO PER CHI AMA LA VITA»

“Un mercoledì nero per chi ama la vita”. Così l’Associazione “Scienza & vita” si esprime sulla decisione della Consulta in riferimento al delicatissimo caso di Eluana Englaro. Per l’Associazione, “emerge infatti con grande chiarezza la scelta del giudice costituzionale che, nel dichiarare inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione sollevati da Senato e Camera, pur precisando che le sentenze della Cassazione e della Corte d’Appello di Milano ‘hanno efficacia solo per il caso di specie’, in realtà mette in moto un meccanismo di concorrenza tra il Parlamento, che si troverebbe a dover legiferare in tutta fretta su un tema cruciale qual è il fine vita, e la Corte di Cassazione che già l’11 novembre si riunirà a sezioni unite per decidere se dare seguito all’interruzione dell’idratazione e alimentazione di Eluana”. A questo punto “davvero Scienza & Vita teme per la sorte di Eluana, per quanti, in Italia, versano nelle stesse condizioni e per quanti vi si potrebbero trovare: cioè tutti noi”. Se è vero, infatti, che “la decisione della Consulta esclude che le sentenze già emesse possano costituire ‘meri schemi formali per esercitare funzioni di produzione normative’ è lampante che la strada aperta dal tutore di Eluana, e che ha trovato giudici consenzienti, avrà altri emulatori”. Soprattutto, teme “Scienza & vita”, la decisione della Consulta “darà fiato a quanti, anche nelle aule parlamentari, sostengono che esista un diritto a morire e che idratazione e alimentazione siano terapie mediche (e non sostegni vitali da garantire sempre e comunque)”. Infine, “Scienza & vita” teme che “dopo la condanna a morte di Eluana per mano di un giudice, e l’offesa portata alla coscienza di quella parte maggioritaria dell’opinione pubblica alla quale ripugna questo esito nefasto, sarà ancor più difficile, per il Parlamento, costruire una legge di autentica tutela della vita umana. Soprattutto in presenza di una parte della magistratura italiana particolarmente aggressiva sui temi della vita e talvolta malata di onnipotenza”.Sir