Italia

OPERA LA PIRA, GIOVANI CAMPO INTERNAZIONALE A SALVADORI, NOSTRO IMPEGNO PER MONDO MIGLIORE

E’ stato consegnato questa mattina, al Villaggio “La Vela” a Castiglione della Pescaia (Gr), all’assessore alle politiche sociali della Regione Toscana Gianni Salvadori, il Documento finale redatto dai giovani partecipanti al Campo Internazionale organizzato dall’Opera per la Gioventù “Giorgio La Pira” di Firenze, in collaborazione con numerose realtà sia italiane che straniere. Insieme ai partecipanti italiani, come da tradizione, si sono trovati al Villaggio dal 14 al 24 agosto giovani provenienti da varie nazioni e appartenenti a varie religioni: una rappresentanza (composta sia da giovani ortodossi che cattolici) è giunta dalla Russia, una da Israele e una dalla Palestina, giovani ebrei, musulmani, cristiani ortodossi e cattolici, hanno così potuto vivere un’esperienza di fraternità e di amicizia, condividendo ogni momento della giornata. L’edizione di quest’anno del Campo Internazionale, che ha coinvolto circa 100 giovani, ha avuto come tema “Lo sviluppo umano e la Speranza”. Ad aiutare i giovani nelle loro riflessioni, esperti e testimoni, come il prof. Riccardo Petrella, leader della Campagna per l’acqua, Hulda Liberanome, esponente della comunità ebraica fiorentina e già corrispondente in Italia di “Hareetz”, Tatiana Zonova, docente di relazion i internazionali all’università Mgimo di Mosca, Riccardo Moro, direttore della Fondazione Giustizia e Solidarietà, l’assessore regionale alla cooperazione internazionale Massimo Toschi, l’imam di Firenze Elzir Ezzedin, il padre Russo-Ortodosso Dionisio, il vescovo di Grosseto, mons. Franco Agostinelli. “I giovani – si legge nel Documento finale – hanno condiviso l’idea che lo sviluppo non è un insieme di condizioni da realizzare o una ricetta da mettere in atto ma la possibilità di ogni comunità di scegliere in libertà e democrazia il proprio futuro e di percorrere la strada per realizzarlo”. La consegna ad un membro delle istituzioni locali del Documento che raccoglie in sintesi i lavori del Campo, spiegano i giovani, sottolinea la volontà dei partecipanti di assumersi la responsabilità di impegni concreti per costruire un mondo migliore e rendere fecondo l’agire politico. “Vivere insieme al Campo – è scritto nel Documento finale – rispettandoci reciprocamente ci dà speranza per il futuro, ci fa dire che l’assunzione di responsabilità è feconda e ci fa pensare che ogni azione personale può contare. A partire dall’esperienza di convivenza pacifica e di conoscenza reciproca vissuta durante i giorni del Campo strutturato sulla scia delle intuizioni del professore Giorgio La Pira, i giovani partecipanti al Campo Internazionale vogliono mettere in atto un impegno politico che inizia dai loro studi, dal loro lavoro e dalle loro azioni quotidiane”. Mercoledì 20 i giovani del Campo Internazionale hanno partecipato a Castelgandolfo all’udienza di Benedetto XVI, che ha poi salutato personalmente un giovane palestinese, una israeliana e padre Dionisio.