Italia
PALIO SIENA: L’ISTRICE TRIONFA CON TRECCIOLINO
Il re del Palio, Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, ha portato alla vittoria dopo sei anni la contrada dell’Istrice, nel Palio della Madonna di Provenzano. A lui era toccato uno dei barberi favoriti, l’esordiente Già Del Menhir. Con questa vittoria Trecciolino ha vinto 11 delle 33 corse disputate, una su tre. E’ stato un Palio dalla mossa difficile per la presenza di 5 cavalli all’esordio e con Nicchio e Valdimontone, tradizionalmente nemiche, entrate affiancate nei canapi: per 35 minuti il mossiere Giorgio Guglielmi di Vulci ha cercato di richiamare i fantini e permettere al fantino dell’Aquila, esordiente sul tufo, Paride de Mauro, detto Tiburzi, su Giordhan di entrate di rincorsa. Quando i canapi si sono finalmente abbassati, l’Istrice è partita in testa e solo dopo la terza curva di San Martino il cavallo della Torre, Elfo di Montalbano, montato da Alberto Ricceri, detto Salasso, ha dato l’illusione di poter rimontare Già Del Menhir. Ma all’ultima curva del Casato Salasso, forse, ha chiesto troppo al cavallo e, cercando di superare Trecciolino all’interno, ha anticipato la curva e ha sbattuto violentemente contro uno dei colonnini finendo lui stesso a terra subito dopo. Trecciolino a quel punto ha alzato il nerbo e in piazza i colori dell’Istrice (bianco con liste nere, rosse e turchine) hanno cominciato a sventolare ancor prima della bandierina e dello scoppio del mortaretto che segna l’arrivo. Alla prima curva di San Martino, tra l’altro, i fantini di Nicchio e Valdimontone, Virginio Zedde, Lo Zedde, e Alessio Micheli, detto Girolamo, che si erano confrontati aspramente durante tutta la mossa, si sono annullati a vicenda sbattendo violentemente contro i materassi e cadendo entrambi mentre i cavalli scossi hanno continuato la corsa. Quando il capitano dell’ Istrice Andrea Franchi, ha calato il drappellone, disegnato quest’anno da Camilla Adami, per i contradaioli di porta Camollia la festa è stata completa. In corteo prima è stato portato nella chiesa dedicata alla Madonna di Provenzano, per il tradizionale ringraziamento, poi nelle strade del quartiere di Camollia.