Amore per il prossimo significa innanzitutto liberare il cuore da ogni forma di chiusura, di rivalità, di odio. Ma anche di egoismo, di individualismo, di edonismo. Significa lottare contro la povertà, per la giustizia. Lo ha detto oggi ad Assisi il vescovo di Lodi e presidente di Caritas italiana mons. Giuseppe Merisi, durante la messa nella basilica di Santa Maria degli Angeli, nell’ultimo giorno di convegno delle Caritas diocesane, riunite con oltre 600 delegati dal 23 al 26 giugno. Nelle prospettive pastorali mons. Vittorio Nozza, direttore di Caritas italiana, ha invitato ad attivare opere che stiano in maniera radicata nel territorio perché la gente che le frequenta riesca poi ad essere presenza solidale anche altrove. Nella tavola rotonda conclusiva sulla spiritualità delle opere mons. Jean Benjamin Sleiman, arcivescovo di Baghdad dei Latini (Iraq), ha parlato della mancanza, in Iraq, di una cultura di pace, mentre Lucia Fronza Crepaz del Movimento dei Focolari, ha evidenziato come il dialogo sia indispensabile anche a livello educativo. Don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e Libera, ha poi ricordato il valore della legalità come esigenza fondamentale della vita sociale. Giovanni Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano ha messo in evidenza la grande responsabilità di educare alla carità.Sir