Italia

NAUFRAGIO A LAMPEDUSA: GNESOTTO (MIGRANTES), «NON PUÒ LASCIARCI INDIFFERENTI»

“Ancora una volta siamo costretti a registrare morti in mare, persone che cercano disperatamente di fuggire dalle povertà e dalle guerre per raggiungere i nostri Paesi”. È quanto afferma al SIR padre Gianromano Gnesotto, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale degli immigrati e dei rifugiati della Fondazione Migrantes, dopo l’ennesima tragedia del mare a Lampedusa che ha causato la morte di almeno 6 persone. “Gli sbarchi sulle coste italiane – aggiunge il religioso – che rappresentano la porta verso l’Europa, devono interrogare le nostre coscienze civili e cristiane. Specialmente le tragedie che vedono coinvolte intere famiglie in cerca di speranza, accoglienza e futuro, non possono lasciarci indifferenti ed inermi”. Per padre Gnesotto le stesse politiche migratorie “sono interpellate da questi fatti e spinte a tener conto delle complessità del fenomeno migratorio e della centralità della persona umana che va sempre e comunque salvaguardata nella sua dignità”. La preghiera ecumenica in memoria delle vittime dei viaggi verso l’Europa – che si svolgerà il 19 giugno nella Basilica di Santa Maria in Trastevere – “non è solo una invocazione a Dio affinché la sua misericordia giunga là dove non è riuscita ad arrivare la nostra” ma è “un atto di compassione e di perdono perché quelle morti ci riguardano”.Sir