Chiesa Italiana

Investire sulla formazione degli educatori. Le parole di mons. Pietro Santoro, vescovo di Avezzano

“La strategia e gli orizzonti futuri” della pastorale giovanile devono consistere in “un investimento formidabile, entusiastico e strutturale sulla formazione degli educatori”. Lo dichiara al Sir monsignor Pietro Santoro, vescovo di Avezzano e delegato per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale abruzzese-molisana. Del convegno in corso a Genova il presule mette in luce “due dimensioni”: da una parte un “rinnovato sguardo in profondità sulle dinamiche giovanili della società italiana, che sono in continua evoluzione”; dall’altra l’invito alla “speranza”. “Attraverso sacerdoti, educatori, equipe di pastorale giovanile e le varie esperienze che sono situate dentro a questa variegata realtà ecclesiale”, sottolinea, emerge l’immagine di una Chiesa “che vuole rioffrire se stessa come parola di accompagnamento e di speranza per le nuove generazioni”. Circa l’investimento sull’educazione, Santoro lancia un appello a “suscitare nuove vocazioni a essere formatori, educatori”, ricordando che l’educatore cristiano “è una persona che ha incontrato Gesù Cristo, si è fatta modellare da lui e non ha altro orizzonte che vivere con Cristo, testimoniarlo e annunciarlo”. “Non abbiamo altro ‘prodotto’ da ‘vendere’ — conclude — se non la sua persona, non come ricordo del passato, ma presenza viva di gioia e felicità piena”.