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MORTI SUL LAVORO: CARD. POLETTO (TORINO), «UN SUSSULTO DI RESPONSABILITÀ»

“Mi auguravo di concludere con le esequie in cattedrale della settimana scorsa, i riti in seguito all’incidente alla Thyssen Krupp, e invece stiamo continuando, anche il giovane ricoverato a Genova è deceduto (Rosario Rodinò, ndr)”. Sono le parole del card. Severino Poletto, arcivescovo di Torino, pronunciate questa mattina, nella parrocchia di San Giovanni Maria Vianney, nella periferia cittadina, davanti alla bara di Rocco Marzo, la quinta vittima dell’incidente all’acciaieria avvenuto nella notte tra il 5 e 6 dicembre. Ha ricordato che la solidarietà della città, di tante persone, con le famiglie di queste persone morte è grande, “anche l’azienda si è unita nella solidarietà, ma non basta”. Ha chiesto un sussulto da parte di tutti: “Bisogna che ci sia nel paese, un sussulto di responsabilità e di prevenzione perché solo ieri sono morte altre cinque persone sul lavoro in Italia. E’ una emergenza nazionale”. E commosso rivolgendosi ai famigliari ha sottolineato: “A me, come pastore di questa Chiesa, spetta di condividere il dolore della famiglia. Vorrei che si sentisse una città che soffre, e consentimi un vescovo che soffre, e che non vorrebbe mai dover presiedere a funerali come questi”. Alle esequie erano presenti le autorità cittadine, tra i concelebranti anche don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele.Sir