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IMMIGRAZIONE: A VIMINALE 90 MILA DOMANDE ON LINE IN POCHI MINUTI

Dopo poco più di un’ora sono circa 90 mila le domande per l’assunzione di lavoratori immigrati non stagionali pervenute con successo al Viminale. La prima domanda, secondo quanto riferisce il ministero dell’Interno, è arrivata alle 8 e un secondo e 134 millesimi. Il sistema sta gestendo 9.600 connessioni al minuto. Per chi vuole inoltrare la domanda, il Viminale consiglia di: 1) rimanere connessi a internet fino alla conferma definitiva della ricezione della domanda da parte del sistema; 2) attendere la risposta di conferma di ricezione della domanda, anche se dovesse superare i sessanta minuti. E se l’attesa si protrae non preoccuparsi: il sistema è stato tarato per reggere un flusso consistente di domande.  Il decreto flussi 2007 messo a punto dal Governo prevede un massimo di 170 mila ingressi di lavoratori extracomunitari non stagionali. Il numero prevede quote riservate per i Paesi che hanno sottoscritto accordi bilaterali con l’Italia e una ripartizione su base regionale. Nella giornata di oggi saranno accolte esclusivamente le domande di assunzione degli immigrati provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Egitto, Filippine, Ghana, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Senegal, Somalia, Sri Lanka, Tunisia, per qualsiasi tipo di occupazione (comprese le badanti). “La nostra struttura informatica e i nostri servizi on line al momento non rilevano alcuna sofferenza, e stanno lavorando al di sotto della loro potenzialità”. Lo comunica il prefetto Mario Morcone, capo dipartimento Immigrazione del Viminale. “Eventuali rallentamenti nelle operazioni di invio delle domande – spiega – sono dovuti alle reti interne e ai vari provider e alla disponibilità di banda larga o adsl presenti sul territorio”. Zone non ancora raggiunte da queste reti potrebbero registrare rallentamenti nella connessione con il Viminale, soprattutto al sud. Ma questo non deve preoccupare gli utenti – spiegano al Viminale – perché, essendo prevista una quota di domande per ogni regione, non ha importanza, ad esempio, se le domande di una regione dovessero arrivare prima di quelle di un’altra. “Gli utenti in queste ore alle prese con l’invio delle domande – conclude Morcone – in attesa dell’ok dal sistema pensino che questo tempo, solo l’anno scorso, avrebbero dovuto passarlo in fila all’ufficio postale, in condizioni molto meno agevoli che non a casa propria”.(ANSA)

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