Come Forum delle associazioni familiari abbiamo scritto al ministro Padoa Schioppa ed al ministro Bindi per chiedere che si facciano parte diligente nella discussione in corso a Bruxelles sulla riduzione delle imposte che gravano sui prodotti necessari per la cura dei figli. Lo afferma Giuseppe Barbaro, vicepresidente del Forum. E lo abbiamo fatto in contemporanea con tutte le altre associazioni familiari europee. Nell’abito della Federazione europea (Fafce, sito www.family-eu.org/) ogni associazione si è impegnata ad esercitare una pressione nei confronti dei ministri nazionali competenti per materia. «Gli Stati membri della Ue hanno infatti tempo fino ad oggi, 31 ottobre, per sottoporre le loro considerazioni e decisioni alla Presidenza di turno dell’Unione. Ed il Forum, nei giorni scorsi, ha chiesto ai nostri ministri di impegnarsi affinché pannolini, vestiti, scarpe, latte, biberon, passeggini, ecc. siano inclusi nell’apposita lista da presentare all’Unione. Se i prodotti per la cura dei figli fossero inseriti tra quelli da detassare sarebbe la prima concreta attuazione della decisione formale, che risale al luglio 2006, in cui la Commissione europea si è impegnata a fare i passi necessari per creare una base legale per la riduzione dell’imposizione indiretta sui prodotti per la cura dei bambini.Sir
