Italia

MONTAGNA: 20 MILA IN PIAZZA, GIU’ LE MANI DA COMUNITA’ MONTANE

Sono scesi in piazza in 20 mila. Muniti di “cappellino Uncem” e fischietto, sindaci e residenti dei comuni e delle comunità montane italiane si sono riversati lungo le vie della capitale per difendere “la loro identità”. Uniti sotto lo stesso slogan, “La montagna vuole rispetto” e guidati dall’Uncem, l’Unione nazionale delle comunità montane, i montanari d’Italia hanno chiesto al governo lo stralcio dell’articolo 13 della Finanziaria, che riguarda il contenimento e la razionalizzazione dei costi per le comunità montane. Seguendo il ritmo della fanfara degli Alpini di Borbona, comunità montana dell’Alto Velino, e accompagnati dall’animazione di sbandieratori e gruppi folcloristici, gli abitanti della montagna sono partiti da Piazza della Repubblica, per giungere fino al palco allestito al Foro Traiano. Nel dibattito sui costi della politica e nelle scelte sui tagli alla spesa pubblica, “la montagna non è un agnello sacrificale”, ha affermato Enrico Borghi, presidente di Uncem, intervenendo sul palco della manifestazione. “Lungo le strade di Roma oggi non ha sfilato la casta”, così come intesa dallo scrittore Gian Antonio Stella, autore dell’omonimo libro: “la nostra indennità – ha sottolineato Borghi – è pari a quella di un metalmeccanico o a quella di un operatore del call center. Il nostro lavoro è legato alla passione”. Tra i presenti anche il governatore della Val d’Aosta, Luciano Caveri, che ha precisato come sarebbe “banale” dire che oggi si protesta contro l’art. 13 della Finanziaria: “Siamo qui a esprimere quella robusta, sorda e fredda determinazione dei montanari che non si vedono riconosciuti a sufficienza dalla politica nazionale”. Per le sigle sindacali confederali e autonome è intervenuto Augusto Cianfoni (Cisl): “Oggi non vogliamo solo difendere la montagna – ha detto – ma anche avanzare proposte agli organi istituzionali”, come “una riduzione del numero delle comunità montane e un’incentivazione ad associare la gestione dei servizi e degli uffici tra più Comuni”. Una delegazione degli organizzatori della manifestazione è stata poi accolta al Senato dal Presidente Franco Marini.(ANSA).