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CEI, MONS. BETORI: «LA CHIESA NON HA PAURA DI DIMOSTRARE LA VERITÀ»

“La Chiesa non ha paura di dimostrare la verità” e “non resta inerte” di fronte ad accuse su presunti scandali: al contrario “agisce sia sul versante preventivo, sia su eventuali questioni che riguardano i suoi membri”. Con queste parole mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, ha risposto oggi alle domande dei giornalisti sul presunto coinvolgimento della diocesi di Firenze in scandali a sfondo sessuale. “Si tratta solo di accuse e notizie circa l’apertura delle indagini”, ha precisato: “Non abbiamo ancora ascoltato né la difesa, né c’è stato un giudizio. Trarre sentenze sembra perlomeno incauto, a meno che non si voglia far passare nell’opinione pubblica una condanna preventiva senza fondamento”. “Abbiamo fiducia nei nostri vescovi – ha proseguito Betori – e siamo convinti che abbiamo tutti gli elementi per dimostrare l’infondatezza delle accuse”. Quanto alla “fretta di arrivare ad una sentenza”, bisogna “interrogarsi su a chi giova non ricercare la verità”. Non certo alla Chiesa, visto che “l’unica sentenza su don Cantini l’ha emessa la Chiesa fiorentina, che oggi sembrerebbe sotto accusa” e che all’epoca in cui sono emersi i fatti “ha subito istruito un processo ed emesso una sentenza”. L’azione della Chiesa è sia “preventiva” che mirata, poiché “i vescovi hanno tutte le indicazioni su come comportarsi riguardo ad eventuali questioni che riguardano i suoi membri”.Sir