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FIRENZE DICE STOP AI LAVAVETRI, FINO A TRE MESI ARRESTO

Stop ai lavavetri sulle strade a Firenze. E’ quanto dispone un’ordinanza comunale “urgente” entrata in vigore oggi che prevede il sequestro dell’ attrezzatura e una denuncia penale con pene che possono arrivare fino a tre mesi di arresto o, in alternativa (la decisione spetta al giudice), una multa di 206 euro. Il documento spiega che “é vietato su tutto il territorio comunale l’esercizio del mestiere girovago di lavavetri sia sulla carreggiata che fuori di essa” e che “l’inosservanza delle disposizioni” è punita “ai sensi dell’articolo 650 del codice penale e con il sequestro delle attrezzature utilizzate per lo svolgimento dell’attività e della merce”. La decisione, spiegano gli assessori alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni e alle attività produttive Silvano Gori, è motivata da un’impennata di proteste e segnalazioni arrivate dagli automobilisti e dai numerosi casi di molestie e litigi accaduti agli incroci con semafori”.

I provvedimenti decisi dall’amministrazione fiorentina seguono un orientamento indicato in passato da altri comuni. Nel 2005 il sindaco di Bologna Sergio Cofferati annunciò l’inasprimento dei controlli sui lavavetri da parte dei vigili urbani. In Toscana, invece, ai primi di agosto, il sindaco di Viareggio ha firmato un’ordinanza sui lavavetri, che prevedeva multe da 25 a 500 euro anche per venditori abusivi, distributori di volantini e mendicanti ‘insistenti’. A Firenze il provvedimento sarà applicato da tutte le forze di polizia, che denunceranno i lavavetri scoperti nell’esercizio delle loro attività, sequestrando loro gli attrezzi. In seguito alla denuncia penale, spetterà al giudice optare per l’arresto o per l’ammenda. “Negli ultimi tempi stiamo ricevendo numerose telefonate e reclami da parte di cittadini che hanno notato una modifica nell’atteggiamento dei lavavetri – spiegano gli assessori – diventati molto aggressivi, soprattutto nei confronti delle donne ancor di più se sole in auto”. Per il momento, il divieto per i lavavetri è previsto fino al 30 ottobre 2007, ma l’assessore Gori spiega che gli uffici sono a lavoro per far sì che “quando l’ordinanza arriverà a scadenza sia possibile attivare uno strumento diverso ma ugualmente efficace”. L’ordinanza parla di una “crescente situazione di degrado”, di “gravi pericoli” dovuti agli intralci alla circolazione, oltre che di “occupazioni abusive di suolo pubblico” che mettono “a repentaglio l’incolumità personale propria e altrui”. In più, “trova nocumento anche l’igiene delle strade – spiega il documento – a causa dello sversamento di acqua sporca”. Infine, il Comune rileva anche che “visto che non sono mai state rilasciate autorizzazioni” il lavoro del lavavetri “é svolto abusivamente”. (ANSA).