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DETENUTO PER OMICIDI FUGGE DA AMBULANZA DURANTE TRASFERIMENTO SU A1

Per quasi un mese ha vissuto in uno stato vegetativo, forse fingendo, ma all’improvviso si è svegliato, ha colpito il caposcorta ed è fuggito a piedi nei boschi. E’ evaso così Ilir Paja, 34 anni, albanese, accusato di due omicidi, scappato stamani in un’area di servizio dell’A1 a Reggello (Firenze) durante un trasferimento in ambulanza dal carcere di Livorno a quello di Carinola (Caserta). Per Paja è la seconda evasione in due anni. Al momento della fuga, l’uomo potrebbe non essere stato in manette: alcuni testimoni avrebbero raccontato di averlo visto correre dando l’impressione di avere le mani libere. Sulla vicenda, il Dipartimento dell’ Amministrazione Penitenziaria ha disposto una inchiesta amministrativa.

Il capo del Dap, Ettore Ferrara, ha spiegato che saranno stabilite le eventuali responsabilità. Già nel giugno del 2006, Paja era scappato dal carcere di Perugia durante l’ora d’aria, scavalcando uno dei muri del cortile. E’ stata una giornata di caccia all’uomo quella vissuta oggi dalle forze dell’ordine toscane.

Polizia, carabinieri, forestale, unità cinofile, elicotteri hanno battuto il territorio. Hanno trovato i pantaloni del detenuto, perfino il cadavere di un’anziana scomparsa di casa giorni fa, ma di lui nessuna traccia.

Quello di Paja, soprannominato Ufo, è un volto noto nei palazzi di giustizia. A Perugia era finito in carcere in attesa di essere estradato in Germania, dove è accusato di avere ucciso un albanese, a Duisburg, con numerosi colpi di pistola. Poi, è stato di nuovo arrestato nell’hinterland milanese, e a luglio è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio, tentato omicidio e violenza sessuale, per l’assassinio di un ecuadoregno, il ferimento di un suo connazionale e il rapimento e lo stupro di una romena di 20 anni. L’evasione di stamani ha l’aria di non essere stata improvvisata. Paja era stato trasferito il 22 luglio a Livorno dal carcere di Carniola per essere sottoposto ad un periodo di osservazione psichiatrica. Ha trascorso questi giorni in uno stato vegetativo, senza interagire con il personale del carcere, che alla fine ha deciso di trasferirlo, con un’ambulanza, di nuovo nel carcere campano, non in un ospedale psichiatrico giudiziario. Stamani, intorno alle 10.30, l’ambulanza si è fermata in un’area di servizio sull’autostrada A1 in zona Reggello. Paja, sdraiato sul lettino, ha iniziato a gemere, ha aspettato che il capo scorta gli si avvicinasse e lo ha colpito con un pugno al volto. Quindi ha aperto con un calcio il portellone dell’ambulanza ed è fuggito, scalzo. I sei agenti si sono messi all’inseguimento, sparando anche alcuni colpi in aria, ma l’albanese, hanno raccontato i poliziotti, è riuscito a scavalcare un alto muro, poi ha seguito il percorso di una linea ferroviaria e si è inoltrato in una zona boscosa. La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta. La squadra mobile di Firenze, in costante contatto con quella di Perugia che indagò sulla precedente evasione, ha ascoltato fino a tarda sera gli abitanti della zona, gli agenti penitenziari addetti alla scorta e i due sanitari che si trovavano sull’ambulanza. Militari e agenti hanno cercato l’albanese per tutto il giorno. Ma di Ufo, nessuna traccia. (ANSA)