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INCENDI; FUNERALI VITTIMA A LAPPANO; VESCOVO DI COSENZA A PIROMANI: SIETE ASSASSINI

“Assassini, buttate la maschera e se nessuna giustizia umana mai vi raggiungerà, vi perseguiti e vi condanni per sempre il ricordo del nostro amico e fratello Eugenio”. Così l’arcivescovo di Cosenza, Salvatore Nunnari, si è rivolto a coloro che hanno appiccato l’incendio a Lappano per spegnere il quale è morto Eugenio Nigro, di 21 anni, paracadutista della Folgore in servizio a Pisa. Stamani, nel piazzale antistante la Chiesa di Santa Maria, tutto il paese si è stretto attorno ai genitori ed alla sorellina di Eugenio per la cerimonia funebre. La bara è stata portata a spalla da quattro commilitoni del giovane, mentre il trombettista della banda della Folgore, nella quale Eugenio suonava, ha intonato le note del silenzio. “Dove sono – ha detto mons. Nunnari nella sua omelia – i volti degli efferati e vigliacchi assassini che hanno spezzato questa vita? Con quale coraggio si mostrano ai loro figli, dopo averci tolto la gioia di un figlio dal volto splendido e dal cuore nobile?”. Mons. Nunnari ha poi rivolto un invito a tutti i calabresi: “i valori che portiamo dentro devono essere riscattati dal sommerso. Bando all’atavico costume dell’omertà che diventa corresponsabilità e inquina il valore della solidarietà che ci appartiene come ricchezza ed eredità dei padri. Non sia permesso più a nessuno di agire impunemente per distruggere la bellezza e la ricchezza che Dio ha donato alla nostra terra. A tutti resta l’impegno di collaborare per scoraggiare i criminali di quest’opera nefasta contro quello che Dio ha donato all’uomo perché sia custode e cantore della creazione. Non sono necessarie leggi speciali ma certezza e severità della pena”.  “Eugenio nostro, amico e fratello – ha proseguito il presule – tuo padre ci dice che tu eri un buono, a lui si unisce questo buon popolo di Lappano qui presente con il sindaco, lo gridano da Pisa i tuoi compagni di un pezzo di strada breve ma così intensa, vedo nei loro volti disegnata la rabbia e la disperazione. Il cammino interrotto da così crudele mano assassina idealmente continuerà, porterete nel cuore il sorriso splendido del giovane calabrese che ha onorato la sua terra madre accendendo il fuoco dell’amore in una passione struggente di servizio alla Patria”. (ANSA).