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CASO WELBY; CASINI (MOVIMENTO PER LA VITA): «NON ESISTE UN DIRITTO A RIFIUTARE LE CURE»

Non si può parlare di “un diritto umano a rifiutare le cure”, mentrre esiste “un diritto alla cura che è garantito dall’art. 32 della Costituzione”. Carlo Casini, presidente del movimento per la vita, commenta in questi termini la sentenza del Gup di Roma che ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Mario Ricco. Nel caso Welby, per Casini, non si può parlare di “un dovere di sosp0endere le cure al di fuori dell’accanimento terapeutico”, Al contrario, per il Movimento per la Vita “esiste solo il dovere di non usare prepotenze di nessun tipo nei confronti del malato, che è cosa diversa dal dovere di non curare”. Quando poi, come nel caso in esame, “non si tratta di omettere l’inizio delle cure, ma di compiere un’azione positiva per interromperle determinando così l’immediata e inevitabile morte del malato che avrebbe potuto sopravvivere a lungo – osserva Casini – temo molto che gli interventi mediatici, medici e giudiziari possano oscurare la complessità e l’umanità del caso con l’ideologia e la strumentalizzazione”. In ogni caso – è la conclusione della nota – “l’opinione di un solo giudice non dà certezza sulla reale volontà del diritto in un caso così complesso”.Sir