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PROCREAZIONE: CARRARESI, DATI TOSCANI NON BOCCIANO LEGGE 40

“I dati toscani sulla fecondazione assistita non bocciano affatto la legge 40: in regione aumentano infatti le procedure di primo livello e restano costanti quelle di secondo livello”. Ne è convinto il capogruppo Udc in Consiglio regionale Marco Carraresi commentando il recente rapporto del ministro della Sanità Livia Turco sulla legge 40, definito “una relazione ideologica e capziosa”, e illustrando i dati sulle prestazioni di procreazione medicalmente assistita (Pma) svolte in Toscana negli ultimi anni. Secondo quanto spiegato da Carraresi, le Pma in regione sono state nel complesso 6115 nel 2006, in crescita rispetto alle 5336 registrate nel 2005, mentre nel 2004 sono state 4193 e 2518 nel 2003. Carraresi ha ricordato come in Toscana “é costante il numero di pazienti, e non vi è alcun segnale concreto del tanto sbandierato e paventato ‘turismo procreatico'”. Per l’esponente Udc “possiamo dire allora che la legge funziona” e il recente rapporto del ministro Turco “ci ha dato subito la netta impressione di essere forzato e ideologico, ovvero tendente a dimostrare che quella legge è sbagliata”. Carraresi ha infine ricordato come “già in passato il nostro gruppo ha seguito con particolare interesse e impegno il tema della fecondazione assistita, contrastando i tentativi di cancellare una legge che ha il grande merito di avere eliminato il far west procreatico e di aver introdotto regole a tutela della salute della donna e della vita del concepito”. (ANSA).